Come si scrive una storia di conflitto?
Semplice, inventa un personaggio e crea un conflitto interiore alla sua persona. Oppure crea un gruppo di personaggi, mettili in relazione fra loro finché, per qualche motivo, non esplode la miccia.
Stai pensando che questo sembra un suggerimento alquanto versatile?
Sono d’accordo. Infatti il conflitto è alla base di ogni storia mai raccontata (in un libro, a teatro, al cinema e probabilmente della maggior parte del gossip spiattellato davanti a un caffè) e non c’è niente di nuovo da dire, solo da fare un po’ di ordine mentale.
I conflitti sono di tre tipi:
- Conflitto del personaggio con se stesso.
- Conflitto del personaggio con altri.
- Conflitto del personaggio con la società.
Spesso, i grandi classici presentano due o tre livelli di conflitto, i quali si rincorrono, alternano e intrecciano nella narrazione.
Tuttavia non bisogna mai confondere la qualità con la quantità. Non è necessario infilare a forza tutti e tre i tipi di conflitto nel tuo romanzo, come non è necessario che il tuo protagonista entri in conflitto con ogni altro personaggio presente nella storia per scrivere un libro avvincente.
L’importante è che il conflitto, anche fosse uno solo e di un solo tipo, sia presentato con delicatezza, nato da un desiderio, sviluppato attraverso la tensione, frenato da un ostacolo e si risolva (positivamente o negativamente) nel punto più alto della narrazione.
Ricorda di curare sempre con molta attenzione tutto ciò che riguarda il conflitto perché sia fondamentale per il protagonista e realistico per il lettore. Il conflitto è il motivo per cui una storia esiste.